all inizio del XVlll secolo la scozzia entro a far parte della corona inglese:ne segui un periodo confuso e agitato.se il dominio apparteneva ora al re d inghilterra,restava forte quello tradizionale del clan, i potenti gruppi di famiglie che da secoli si dividevano(spesso disputandeselo aspramente)il controllo del territorio.in questo ambiente,dove spesso non esisteva altra legge che quella del piu forte,emergevano le qualita personali di uomini come rob roy,capo del clan macgregor,attorno al quale si formo’ subito un alone di leggenda.la sua fama ispiro’ il celebre scrittore inglese walter scott,che ne fece il personaggio del tipico eroe popolare scozzese,sempre pronto a battersi con coraggio,lealta’ e generosita’,ma anche con il gusto spontaneo della beffa.una delle sue avventure e qui narrata in prima persona da un uomo che ebbe,da bambino,la fortuna di conoscerlo,e le gesta del suo eroe rivivono nell alone quasi magico di un incancellabile ricordo d infanzia.
il racconto e stato scritto da walter scott nato a edimburgo nel 1771,ebbe fin da giovane una naturale inclinazione per la letteratura e un vivo interesse per le storie popolari scozzesi,che lui stesso raccoglieva dalla viva voce dei contadini.lasciata l avvocatura(la professione di famiglia alla quale era stato avviato)per vivere acetto’ modeste cariche pubbliche e tento’ anche,con poca fortuna,di gestire una tipografia.raggiunto il sucesso nel 1814 con il romanzo waverley,pubblicato anonimo,gli fece presto seguire una serie di storie d ambientazione scozzese,tra cui la prima raccolta dei famosi racconti del mio loccandiere e rob roy.in seguito cambio epoca e ambiente,restando pero sempre fedele al genere del romanzo storico;tra le sue opere,la piu famosa e forse ivanhoe,piu volte portata sullo schermo,nonostante le cattive condizioni di salute,lavoro’ accanitamente per risollevarsi da una serie di dissaventure economiche.aveva da poco finito di pagare i suoi debiti quando si spense nella sua amata casa di abbostford nel 1832
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